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Termine che viene riportato sul movimento per indicare in quante posizioni è stato regolato: più alto è il numero delle regolazioni, più importante è la qualità della meccanica.
Fenomeno a cui è soggetta la molla di carica dell'orologio, per il quale perde le caratteristiche d'elasticità. Maggiori sono le spire che si possono contare alla molla quando è fuori dal bariletto, minore è la forza elastica che gli è rimasta. Nel caso ci siano molti giri di 'avvolgimento permanente' la molla deve essere sostituita.
Il tratto percorso dell'organo regolatore da un punto estremo all'altro. Gli orologi si distinguono anche dal numero d'alternanze all'ora (A/h) che compiono; a parità di costruzione più A/h si hanno, più aumenta la precisione.
Il tratto percorso dall'organo regolatore dal punto di riposo ad uno dei punti estremi. Gli orologi da polso con bilanciere, possono essere riconsegnati al cliente dopo la revisione, avendo un'ampiezza tra i 180° e i 315°.
Orologio che indica l'orario attraverso le lancette. Contrario: digitale.
Protuberanza della cassa realizzata in varie forme e dimensioni. Insieme all'ansetta lega la cassa al bracciale (o al cinturino).
Cilindro che va da un'ansa all'altra, con le quali lega la cassa al bracciale (o al cinturino). Può essere fissa o mobile; in quest'ultimo caso al suo interno troviamo una molla che spinge fuori un cilindretto che va a penetrare nell'ansa.
Resistenza che i corpi manifestano quando sono in contatto tra loro. L'attrito provoca l'usura, la quale può essere contrastata con un'adeguata lubrificazione.
Dicesi d'orologio che si ricarica col movimento del braccio. Complicazione molto diffusa.
Ingranaggio che serve per contenere la molla motrice. Ha la forma di un tamburo con ad un'estremità la prima ruota del treno d'ingranaggi.
Insieme di: volano, asse, spirale e plateau. Le sue oscillazioni servono a suddividere il tempo in frazioni uguali.
Anello in cui ruotano gli ingranaggi. Serve a diminuire il più possibile l'attrito. Può essere in ottone, in bronzo o in rubino sintetico.
Registro in cui vengono divisi i giorni dell'anno in settimane, mesi e annotate altre indicazioni. Negli orologi possono esserci diverse complicazioni a tale proposito. Calendario solare: datario, day-date, completo, annuale, perpetuo. Calendario lunare.
Indica correttamente la data di tutti i mesi di 30 e 31 giorni; per il mese di Febbraio bisogna agire manualmente per la correzione.
Viene indicata la data, il giorno e il mese. Tutti i mesi hanno 31 giorni, quindi quelli con 30 e Febbraio vanno corretti a mano.
Indica le fasi lunari.
Indica sempre correttamente data, giorno, mese e anno. Non necessita nemmeno della correzione manuale per all'anno bisestile, fino al 2100 in cui Febbraio non sarà bisestile.
In orologeria, il calibro indica il costruttore e il numero di riconoscimento del movimento. Nella meccanica tradizionale è uno strumento di misura.
Antico strumento per misurare un intervallo di tempo ma che non fornisce direttamente l'ora.
Funzioni che l'orologio base a carica manuale fornisce in più oltre all'ora, i minuti ed i secondi.
Organo che consente la ricarica del movimento, la rimessa dell'ora e del datario. Per proteggere il meccanismo da possibili infiltrazioni si usano guarnizioni e negli orologi subacquei la chiusura è a vite.
Strumento per regolare gli orologi (individuando l'eventuale anticipo o ritardo) e scoprirne i difetti.
Orologio che consente la misurazione di un periodo di tempo.
Orologio particolarmente preciso sottoposto a prove, regolato in diverse posizioni a varie temperature. In seguito a ciò ha ottenuto un certificato ufficiale di funzionamento.
Funzione che indica la data (il giorno) sul quadrante.
Finestrella sul quadrante che indica l'anno.
Finestrella sul quadrante che indica il mese.
Finestrella che indica il giorno della settimana.
Finestrella sul quadrante che indica l'anno.
Complicazione che indica la differenza in minuti tra l'ora civile e l'ora solare vera.
Proprietà dei corpi di riprendere la forma originale dopo aver subito una deformazione. Negli orologi meccanici viene sfruttata la proprietà elastica della molla per dare energia al motore.
Complicazione che indica la fase in cui si trova la Luna.
Funzione che, premendo un pulsante, consente al cronografo di far ripartire il meccanismo senza doverlo fermare.
Rappresenta il numero delle oscillazioni dell'organo regolatore. È riferita all'ora negli orologi meccanici e al secondo in quelli al quarzo.
Organo posto sulla lunetta o sulla cassa, serve per svariati calcoli. Negli orologi subacquei indica il tempo d'immersione e deve girare solo in senso antiorario.
Greenwich Mean Time (Tempo medio di Greenwich). Complicazione in grado di far vedere due o più fusi orari.
Incisioni effettuate a macchina sul quadrante. I disegni geometrici sono composti da linee che si incrociano ripetutamente formando una fitta trama.
Incisioni effettuate a mano sul quadrante. I disegni geometrici sono composti da linee (leggermente differenti) che si incrociano ripetutamente formando una fitta trama.
Primo movimento automatico da polso che prese il nome dal suo inventore (1926).
Dicesi di un orologio progettato per resistere a piccoli schizzi d'acqua in quanto non ha corona o fondello chiusi a vite.
Il più diffuso sistema per la protezione degli urti.
Elemento di un orologio costituito da una ruota, un pignone e da un asse.
Presente negli orologi automatici, permette la trasmissione in un solo senso al bariletto, del moto proveniente dal rotore che ruota in entrambi i versi.
L'ISO è l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione.
Caratteristica dell'organo regolatore per la quale compie le oscillazioni in tempi uguali.
Tradotto letteralmente vuol dire 'gioiello'. In orologeria indica la pietra sintetica che viene impiegata come boccola per i perni e alcune leve. Usato anche per indicare il numero totale dei rubini presenti in un movimento. A volte viene riportata questa indicazione sulla meccanica e/o sul quadrante.
Sistema di protezione degli urti. Si tratta di una molla, costruita in diverse forme, posta a trattenere la contropietra del bilanciere. Quando l'orologio subisce un urto, questa molla flettendosi permette al rubino di spostarsi e di non far subire l'urto alla punta del bilanciere.
Fa parte dell'organo indicatore insieme al quadrante. Visualizza in maniera analogica ore, minuti o secondi. Negli orologi subacquei è più grossa del normale e luminescente.
Lancette le quali sono visibili di notte o nel buio.
Antica unita di misura francese, viene tutt'oggi utilizzata per indicare il diametro dei movimenti. Una linea (indicata con ''': 3 apostrofi vicini) equivale a 2,255 mm. Per indicare misure inferiori o intermedie si usano le frazioni: 10'''1/4
Pratica indispensabile per ridurre al minimo gli attriti che causano l'usura dei componenti in movimento.
Anello di metallo o in plastica che fissa il vetro a protezione del quadrante.
Organo in metallo che battendo su un gong o una campana produce un suono.
Dicesi di orologio funzionante con organo oscillatore a pendolo o a bilanciere.
Antico strumento di misura del tempo, utilizzabile esclusivamente con il sole.
Parte supplementare del movimento base, attraverso il quale si può aggiungere una o più complicazioni riducendo al minimo gli adattamenti.
Lamina in acciaio armonico a forma di spirale o chiave di violino. Fornisce l'energia all'orologio, spingendo il bariletto in cui è contenuta.
Sono i meccanismi contenuti all'interno degli orologi. Di movimenti ne sono stati inventati tantissimi tipi: meccanici, automatici, a pendolo, a diapason, al quarzo, ... È l'insieme dell'organo motore, del ruotismo, dello scappamento, dell'organo regolatore, più altri organi come le complicazioni.
Materiale con cui venivano costruite le spirali in passato. Lega di ferro, nichelio, birillio, ecc.
Scala per strumenti di misura che permette di visualizzare frazioni di millimetro.
Incavo, ricavato nel cuscinetto, serve per trattenere l'olio evitando la sua dispersione.
Il lato interno della boccola anziché essere perfettamente cilindrico, è reso tondeggiante in modo che diminuisca l'attrito. Impiegato soprattutto negli orologi d'alta qualità.
Parte del meccanismo con la funzione di produrre ed erogare energia.
Cambia a seconda del movimento ma la funzione è la stessa: suddividere il tempo in frazioni uguali per assicurare la precisione dell'orologio. Gli organi regolatori impiegati sono generalmente il pendolo, il bilanciere e il quarzo.
Movimento composto da due alternanze: andata e ritorno dell'organo regolatore.
Difetto della boccola che si usura; per evitarla si usano cuscinetti di pietra dura (rubini).
Tipo di orologio che utilizza l'omonima asta con lente come organo oscillatore.
Parte terminale dell'asse di una ruota che gira in un supporto in rubino. È sottile per ridurre l'attrito, ma per questo sono anche molto fragili.
Fornisce l'energia all'orologio da muro o da tavolo, facendo ruotare il tamburo con cui è collegato attraverso una corda o una catena.
Componente di un ingranaggio, ha meno denti della ruota ed è ricavato generalmente sull'asse.
L'insieme del disco d'impulso e del disco di sicurezza, che viene posto a pressione sull'asse del bilanciere.
Parte del meccanismo che supporta i ponti e tutti gli altri componenti del movimento.
Insieme alla platina racchiude gli ingranaggi. Vengono tenuti in posizione da appositi perni e fissati con viti. Grazie ai ponti è possibile smontare anche una sola parte del movimento.
Riconoscimento che viene assegnato dalla città di Ginevra ad orologi, i quali si distinguono in base a certe caratteristiche come la lavorazione ed il funzionamento.
Serve per azionare le complicazioni dell'orologio ed è munito di chiusura a vite negli orologi subacquei.
Insieme alle lancette costituisce l'organo indicatore base. Costituito generalmente da un disco d'ottone (orologi da polso), tenuto fermo con dei piedini sul retro che si fissano nella platina, nella parte anteriore vengono posti numeri, indici, scale, ecc. Si possono ristampare o restaurare.
Dicesi di orologio che sfrutta le oscillazioni del quarzo quando viene sottoposto a tensione elettrica. La fonte d'energia è fornita dalla pila.
Unisce all'asse la ruota a corona o, nel caso del bilanciere, al volano.
Un cronografo rattrapante possiede una lancetta supplementare dei secondi che si sovrappone alla lancetta del cronografo. Il funzionamento consente di bloccare una delle due lancette sovrapposte del contasecondi, permettendo la misurazione di due eventi in contemporanea.
Pendolo molto preciso usato dai vecchi orologiai per regolare gli orologi in riparazione.
Serie di operazioni che servono a regolare il tempo dell'orologio.
Serie di operazioni volte a ripristinare correttamente la marcia dell'orologio e il buono stato dei suoi componenti. Gli interventi necessari sono lo smontaggio del movimento, la pulizia, il rimontaggio, la lubrificazione, l'eliminazione di eventuali difetti, i controlli di regolazione e d'impermeabilità.
Complicazione attraverso la quale si può far iniziare una segnalazione acustica dell'orario. Ciò avviene a comando con la pressione di un pulsante o il tiraggio di una cordicella.
Il tempo tra la piena carica della molla e l'arresto dell'orologio. Consiste in una complicazione, con la quale si visualizza, in quel momento sul quadrante, l'autonomia di marcia che rimane all'orologio. Alias: riserva di carica.
Di forma semi-circolare, oscilla nell'orologio automatico grazie ai movimenti del braccio. La ricarica avviene in uno o in entrambi i sensi a seconda della costruzione.
Pietra dura, oggi costruita artificialmente, utilizzata per trattenere il lubrificante, ridurre l'attrito e l'usura.
Insieme di ruote che ingranano fra loro costituendo un treno di ingranaggi.
Orologio, generalmente analogico, che cambia l'indicazione in modo semi-istantaneo con uno scatto.
Organo situato tra il treno del tempo e l'organo oscillatore. Ha il compito di controllare la velocità del ruotismo, contare le oscillazioni e mantenere in moto l'organo regolatore. (Ad esempio: 60 oscillazioni = 1 minuto)
Abbellimento dell'orologio per il quale numerose sue parti (soprattutto platina e ponti) vengono traforate. Per far vedere ciò il fondello o il quadrante (o entrambi) sono trasparenti. Negli orologi di miglior fattura sono creati a mano.
Sottile lama metallica avvolta a forma di spirale di Archimede. L'estremità interna termina con la virola, che va montata a pressione sull'asse del bilanciere. L'estremità esterna termina con il pitone, che va fissato sul ponte del bilanciere. Compito della spirale è rendere isocrono il movimento dell'intero bilanciere.
Dicesi di orologio con determinate caratteristiche d'impermeabilità. Ogni esemplare deve essere testato singolarmente, dimostrando di resistere come minimo a 10 ATM e deve avere corona, fondello ed eventuali pulsanti chiusi 'a vite'. La norma ISO 6425 definisce i requisiti che devono avere gli orologi subacquei.
Predecessore dell'orologio meccanico, ideato dai monaci per svegliarsi ed andare a pregare. Questo termine indica anche una complicazione: la funzione è la stessa di una sveglia.
È una definizione astratta: sappiamo tutti che cos'è ma non sappiamo spiegarlo. Einstein lo definì la quarta dimensione.
Complicazione con la quale si compensa allo squilibrio del bilanciere. In una gabbia mobile, avente il centro di rotazione sullo stesso del bilanciere, sono contenuti il bilanciere stesso, l'ancorina e la ruota di scappamento.
Insieme degli ingranaggi dall'organo motore alla ruota di scappamento.
Movimento con spessore il più ridotto possibile e quindi anche aggettivo dell'orologio che lo ospita e che n'assume le stesse caratteristiche. I movimenti a carica manuale devono essere massimo 2 mm; i movimenti a carica automatica attorno a 2,5 - 3 mm; le casse circa 4 - 6 mm. Alias: extra-plat.
Consumo delle varie parti del meccanismo, dovuta ad una mancanza o non corretta lubrificazione.
È presente su alcuni orologi subacquei professionali per l'espulsione dell'elio in fase di risalita.
Copre e protegge il quadrante da agenti esterni. Può essere di varie forme e di diversi materiali, anche plastici.
Anellino fissato a pressione sull'asse del bilanciere che tiene la spirale.
Organo con la parte esterna più pesante. Nel bilanciere la forma ad anello è tenuta insieme all'asse con delle razze. Il rotore è un semi-volano.
Combinazione di tungsteno, carbonio, cobalto e titanio: è un metallo molto duro (può essere lavorato solo con le mole) e pesante: in orologeria è impiegato per la parte periferica del rotore.
Caratteristica dell'orologio impermeabile.
Punto di partenza delle divisioni di un quadrante: corrisponde alle ore 12. Viene usato per indicare la posizione di partenza della grande lancetta del cronografo.
Punto in cui sorge una verticale, la quale incontra un corpo celeste.
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